DOMENICO – detto Pippo – SIMONINI è nato a Vignola il 18 ottobre 1952. Pittore e incisore di statura internazionale, egli viene unanimemente riconosciuto come uno dei grandi maestri contemporanei nel campo del realismo figurativo. Sue opere sono presenti in musei pubblici e collezioni private di tutto il mondo.
Secondo figlio di Giacomo (1913-1995), docente di Disegno alle Scuole Medie e pittore, e di Marta Magni (1924-2004), maestra elementare, questo personaggio è vissuto fino ai sei anni a San Polo di Castelvetro di Modena e successivamente a Vignola, cominciando molto presto a interessarsi alle arti figurative sull’esempio del padre e dello zio Giuseppe (1901-1994), il quale godeva di una certa fama come fotografo e – da autodidatta – si era formato nel tempo una vasta cultura in ambito artistico.
Simonini si è iscritto all’Istituto d’Arte “Adolfo Venturi” di Modena (1966) e, subito dopo essersi diplomato, all’Accademia di Belle Arti di Bologna (1970), maturando a poco a poco l’idea di tentare la carriera di pittore. Quando stava muovendo i primi passi autonomi nel mondo dell’arte, il nostro personaggio ha intrapreso una fortunata carriera musicale in piazze e locali dell’Italia settentrionale e della Toscana. In particolare, il Vignolese è stato batterista dal 1971 della rock band Charisma, ribattezzata nel 1974 Azienda Tranviaria, e poi della beat band Le Blande Figure (1975-1976). Con i Charisma, nel 1972 Simonini ha registrato in studio due canzoni in stile progressive (L’ultimo fiore e Da ora senza te), uscite in un 45 giri due anni più tardi da Bambara; in quello stesso 1974, con Azienda Tranviaria, egli ha pubblicato da Basf un 45 giri contenente i brani progressive Passaggio e Parole inutili. Una volta conseguito il diploma accademico (1974) e assolto il servizio militare a Pesaro (1974-1975), il nostro personaggio ha iniziato a esporre nel Modenese, ottenendo un così incoraggiante successo da convincersi ad abbandonare la strada della musica.
Per la carriera pittorica di Simonini, il 1978 e il 1979 sono stati gli anni della svolta: le sue mostre personali di Trento e Rovereto (TN), promosse dalla Galleria d’Arte “Jacopo Barozzi” di Vignola diretta da Emilio Ballestri (n. 1928) e Franco Cuoghi, hanno raccolto larghi e significativi consensi tanto di pubblico quanto di critica, e ciò ha favorito l’organizzazione di una serie di antologiche, che sono state allestite – di nuovo, con l’appoggio della suddetta galleria vignolese – fra il 1980 e il 1982 a Vienna, Monaco di Baviera, Bruxelles, Amburgo, Parigi e Milano. Non solo: il nostro personaggio ha trascorso buona parte del biennio 1980-1981 a Roma per specializzarsi nelle tecniche calcografiche presso la stamperia di Carlo Quieti (Piazza Santa Ruffina, a Trastevere), ove convenivano parecchi artisti, alcuni già da tempo affermati sulla scena nazionale e internazionale; tra questi colleghi, il Nostro è entrato in grande confidenza soprattutto con Renzo Vespignani (1924-2001).
Nell’ambito dell’esposizione milanese ricordata poco sopra, il giovane pittore ha avuto l’opportunità di conoscere di persona Raffaele De Grada junior (1916-2010), insigne storico dell’arte e critico d’arte che di lui aveva già scritto in termini elogiativi più volte in precedenza. Anche grazie al sostegno di De Grada e di sua moglie Maria Luisa Simone (n. 1938), pittrice, il Vignolese ha deciso di stabilirsi nel capoluogo lombardo, dove subito è entrato in contatto con il fior fiore del mondo culturale meneghino e ha potuto stringere significative e fruttuose amicizie. Tra di esse, va segnalata almeno quella con il giornalista, intellettuale e imprenditore Ruggiero Jannuzzelli (n. 1938), appassionato d’arte; questi, che era (ed è tuttora) proprietario dell’antico castello di Montesegale, nell’Oltrepò pavese, ha invitato Simonini a trasferirsi in un edificio di quel castello, e lì il nostro personaggio effettivamente ha abitato e lavorato per vari periodi sino al 1991, incontrando nei fine settimana i numerosi ospiti illustri di Jannuzzelli (non solo artisti, ma anche teologi, filosofi, poeti, narratori, giornalisti, sociologi, etologi, cibernetici ecc.).
Negli anni Ottanta, mentre ha iniziato ad aumentare il numero delle visite del Vignolese – sovente in compagnia di De Grada – a musei ed esposizioni temporanee in mezza Europa, sono andate moltiplicandosi le sue mostre personali di quadri e ha preso quota la sua carriera nel campo della grafica, settore nel quale egli è riuscito a ottenere miriadi di prestigiosi riconoscimenti in Italia come all’estero. Nello stesso periodo, Simonini ha aderito al progetto Città e Campagna ideato da De Grada: si trattava di un gruppo di artisti figurativi che – pur nelle ovvie specificità poetiche ed estetiche proprie di ognuno di essi – operavano nel solco della tradizione italiana ed europea, e che dal 1984 hanno cominciato a esporre collettivamente in varie località della Penisola (anche a Vignola, all’interno della rocca, nel 1989).
Tra il 1991 e il 2006, Simonini ha risieduto a Parigi (Montparnasse), dove ha dipinto molto, frequentato assiduamente i musei della città e ospitato non di rado a casa sua amici italiani; nell’arco di questi tre lustri, egli non ha comunque omesso di compiere alcuni soggiorni, più o meno lunghi, in patria (anche per presenziare alla “vernice” di sue personali). Nel 2006 gli è stata dedicata un’importante antologica a Seloncourt, cittadina della regione francese della Franca Contea (dal 2016, Borgogna - Franca Contea): questa mostra ha ben testimoniato dell’altissima qualità raggiunta dal realismo figurativo del nostro personaggio dopo il suo lungo e attento studio delle opere dei grandi maestri internazionali del passato.
Rientrato stabilmente in Italia, Simonini ha scelto di fissare la propria dimora nel paese natale, seguitando con ragguardevole successo l’attività di pittore, partecipando a numerose esposizioni e rassegne personali e collettive in svariate località della Penisola (una delle antologiche più ampie e di maggior interesse è stata quella tenutasi nel 2015 presso la rocca di Montesegale, all’interno del Museo d’Arte Contemporanea “Ruggiero Jannuzzelli”), mantenendo i rapporti con diversi ambienti artistici e allacciando sempre nuovi legami in quel mondo, nonché incoraggiando e promuovendo giovani artisti. Il Maestro è stato ed è tuttora una delle figure di spicco dell’associazione Amici dell’Arte Vignola, che egli ha contribuito a fondare nel 1990 (inizialmente, per un periodo brevissimo, sotto il nome di Arti Visive), e uno degli organizzatori delle mostre che tale gruppo dalla fine di quell’anno allestisce negli spazi espositivi conosciuti come Il Salotto di L.A. Muratori e ubicati a pianoterra della Casa Natale di Lodovico Antonio Muratori (1672-1750).
DE GRADA [junior], Raffaele: Domenico Simonini, Catalogo della Mostra Personale (Rovereto [TN], Palazzo Rosmini-Serbati, Centro “Clesio-Rosmini”, 5-20 maggio 1979), a cura della Galleria d’Arte “Jacopo Barozzi” di Vignola (MO) diretta da Emilio Ballestri e Franco Cuoghi, s.l., s.n. (Savignano sul Panaro [MO], Tipolitografia F.G.), 1978.
DE GRADA [junior], Raffaele - EICHINGER, Marie - BALLESTRI, Emilio: Domenico Simonini, Catalogo delle Mostre Personali (Wien, München, Hamburg, Brussel, Paris e Milano, 1980-1982), a cura della Galleria d’Arte “Jacopo Barozzi” di Vignola (MO) diretta da Emilio Ballestri e Franco Cuoghi, s.l., s.n. (Savignano sul Panaro [MO], Tipolitografia F.G.), 1980.
DE GRADA [junior], Raffaele: Domenico Simonini, Milano, Ad Acta, 2000.
Domenico Simonini. Seloncourt 2006, Catalogo della Mostra Personale (Seloncourt, Salon d’Art, [10-26 novembre] 2006), Gavirate (VA), Nicolini Editore, 2006 [ma: 2007].
Domenico Simonini. Un indipendente del nostro tempo, Catalogo della Mostra Personale (Bazzano [BO] [ora località del Comune di Valsamoggia], rocca dei Bentivoglio, novembre [in realtà: 8 novembre - 8 dicembre] 2008), a cura di Raffaele De Grada [junior], contributi di Michele Fuoco, Claudio Rizzi, Augusto Alessandri, Guido Folco, Alain Roy, Sophie Dugnac, Graziella Martinelli Braglia, Giorgio Cornia), s.l., s.n. (Savignano sul Panaro [MO], Tipolitografia F.G.), 2008.
Domenico Simonini. I luoghi del cuore da Montesegale a Montparnasse, Catalogo della Mostra (Montesegale [PV], Museo di Arte Contemporanea, rocca [16 luglio - 31 agosto 2015]), prefazione di Ruggiero Jannuzzelli, presentazione di Franco Basile, testi di Raffaele De Grada [junior], contributi di Michele Fuoco, Claudio Rizzi, Augusto Alessandri, Guido Folco, Alain Roy, Sophie Dugnac, Graziella Martinelli Braglia, Giorgio Cornia, Dario Donatini, s.l., s.n. (Savignano sul Panaro [MO], Tipolitografia F.G.), 2015.
Domenico Simonini (ultimo accesso, 16 ottobre 2022): sito dell’Artista.
Si pubblicano qui due interviste filmate a Simonini. Entrambe durano all’incirca 20 minuti.
Nella prima intervista, il maestro vignolese si sofferma sulla sua ricerca artistica nell’arco dei primi quattro lustri di carriera, prendendo in esame non solo i caratteri della sua pittura realista, ma anche il realismo figurativo nella grande arte del passato, alcune linee di sviluppo dell’arte contemporanea e il concetto di libertà dell’artista.
Questo contributo fu girato a Vignola nel 1990 dalla rivista foggiana «Arte e Carte» (http://www.arteecarte.it/cat/articolo_video.php?nn=147, ultimo accesso 11 febbraio 2025). Interventi per migliorare la qualità dell’audio sono stati eseguiti nel gennaio e febbraio 2025 da Sara Scaglioni, alla quale si deve anche l’intitolazione del filmato.
La ricerca artistica di Domenico Simonini fino al 1990
Nella seconda intervista, il nostro personaggio affronta diversi temi, spaziando dalle memorie familiari alla sua formazione artistica, dal suo rapporto con Vignola e i Vignolesi al ruolo dell’artista nella società, dai suoi incontri a Milano alla nascita del sodalizio Città e Campagna tra pittori e scultori che hanno una concezione etica dell’arte, dal suo impegno per far conoscere gli altri artisti anche nell’ambito del Salotto di L.A. Muratori di Vignola alle sue prospettive per il futuro ecc.
Questo contributo è stato girato il 13 ottobre 2022 nel laboratorio di Simonini da Sara Scaglioni, che si è occupata anche della postproduzione, ed è un’esclusiva di Celebri Vignolesi.
Domenico Simonini. Un indipendente del nostro tempo
Giacomo Simonini (1913-1995) e Marta Magni (1924-2004) con i piccoli Giuseppe (n. 1951), al centro, e Domenico, a sinistra.
L’autore dello scatto è il fratello del capofamiglia, il fotografo Giuseppe (1901-1994). Fonte: Archivio fotografico del Maestro.
Fonte: Archivio fotografico dell’Artista.
Museo Civico delle Cappuccine, Gabinetto delle Stampe. Fonte: google.com
da poco eseguito (oggi in collezione privata). Fonte: Archivio fotografico dell’Artista.
durante la personale del Vignolese. Fonte: Archivio fotografico di Simonini.
all’inizio degli anni Novanta. Fonte: Archivio fotografico di Simonini.
scattata nel 1994 o 1995. Fonte: Archivio dell’Artista.
con l’appena concluso olio su tela Veduta di Castelvetro di Modena,
opera che sarebbe poi stata da lì a poco accolta in una collezione privata.
Fotografia di Dario Donatini, appartenente al suo Archivio personale.
La fonte della prima immagine è l’Archivio fotografico dell’Artista.
Saad Aldoseri è l’autore degli altri tre scatti, che appartengono al suo Archivio personale.
Fotografia del 13 ottobre 2022.
Questa fotografia è stata scattata il 16 luglio 2023.