GIULIO TASSONI, filosofo e medico, nacque a Vignola in data sconosciuta, ma quasi certamente dopo la metà del XVI secolo.
Di lui si possiedono poche e frammentarie notizie. Ebbe per maestro di Grammatica l’allora piuttosto noto Pietro Antonio Montagnana, originario di Monfestino (podesteria all’epoca facente parte della Contea – dal 1575, del Marchesato – di Vignola). Studiò Filosofia all’Ateneo di Bologna con il professor Valerio Ferravanti e frequentò l’Accademia dei Concordi, diretta da quel docente. Laureatosi il 6 maggio 1587, dall’anno successivo al 1591 Tassoni tenne nella medesima Università la cattedra di Logica e poi ricoprì quella di Filosofia sino al 1599. Alla morte del padre Lorenzo (o Gianlorenzo), medico in Vignola, eglì iniziò a svolgere la stessa attività nel paese natale in seguito al voto unanime del Consiglio comunale (1591).
Tassoni lasciò, oltre ad alcune poesie apparse in raccolte a stampa, un ambizioso opuscolo, Microcosmographia, seu parui mundi Breuis descriptio iuxta tres scientias Philosophiam, Medicinam, & Sacram Theologiam (Bononiæ, Apud Io. Rossium, 1588): si tratta di un breve libro che, nato nell’ambito della felsinea Accademia dei Perseveranti, incontrò immediatamente un’ampia diffusione e rese per qualche tempo abbastanza celebre in Italia il suo autore.
La data della scomparsa non è certa: Girolamo Tiraboschi documentò la morte di un Giulio Tassoni, che potrebbe anche essere stato un omonimo, il 12 febbraio 1615 a Modena e la cui sepoltura ebbe luogo nella chiesa di Sant’Agostino (cfr. Biblioteca Modenese o Notizie della vita e delle opere degli scrittori natii degli Stati del serenissimo signor Duca di Modena raccolte e ordinate dal cavaliere ab. Girolamo Tiraboschi […], t. V, in Modena, Presso la Società Tipografica, 1784, p. 221); Alessandro Plessi (1824-1907), invece, parla del 22 febbraio 1613, a Modena (vedi Istorie vignolesi narrate a’ suoi figli da Alessandro Plessi, Vignola, Tipografia di Antonio Monti, s.d. [ma: 1885], p. 128), ma non è escluso si tratti di uno sfortunato doppio refuso.
Nella prima immagine, frontespizio della Microcosmographia (1588).
Nella seconda immagine, incipit della lettera dedicatoria di questo piccolo volume a don Michele Damasceni Peretti (1577-1631), quarto e ultimo figlio del gentiluomo romano Fabio Damasceni (n. ? - m. ?) e di Maria Felicita Mignucci Peretti (1553-1606), figlia di Giovanni Battista Mignucci (m. 1566) e di Camilla Peretti (1519-1605), sorella del cardinale Felice (1521-1590), pontefice regnante per un lustro dal 1585 sotto il nome di Sisto V. Il dedicatario era al tempo appena undicenne, ma ricopriva (da alcuni mesi) la carica di governatore di Ancona; nel 1587 egli aveva conosciuto a Roma Torquato Tasso (1544-1595), che era stato brevemente suo precettore. All’epoca dell’uscita dell’opuscolo, un fratello di Michele, Alessandro (1571-1623), ossia il maggiore dei quattro figli di Fabio Damasceni e Maria Felicita Mignucci Peretti, era già cardinale da cinque anni e legato di Bologna (senza però risiedervi) da due; Alessandro era ed è altresì conosciuto come «cardinal Montalto», località marchigiana dove aveva avuto i natali.
Nella terza immagine, incipit del testo vero e proprio della Microcosmographia.
Fonte delle tre fotografie: google.com