CELEBRI VIGNOLESI

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Al lettore


I popoli che non hanno coltivato le arti sono per ciò stesso condannati a rimanere sconosciuti.
Voltaire

Ogni popolo ha il dovere di presentare se stesso al mondo. Non mostrare niente di sé è un crimine nei confronti della propria cultura, è qualcosa di peggiore della morte, ed è una mancanza che la storia umana non perdona. Ogni popolo deve esprimere la parte migliore di sé. Lo spirito nobile, che è la parte più preziosa di quel popolo, sa andare oltre le necessità immediate che ha davanti a sé, per assumersi la responsabilità di trasmettere al mondo un invito a conoscere l’essenza della sua cultura. In questo sta la vera ricchezza.
Rabindranath Tagore

Noi non possiamo scegliere le nostre tradizioni, ma possiamo sapere che è nostro compito come esse vengono continuate.
Jürgen Habermas

La cultura è una continua, placida e fiduciosa comunione, oserei dire amicizia, coi grandi morti […].
Ugo Ojetti

Portiamo filiale ossequio alla memoria di tutti quegli uomini che furono benemeriti della patria, o dell’umanità. Sacre ci sieno le loro scritture, le loro immagini, le loro tombe.
Silvio Pellico

Fate che non possa essere distinto se non colui che con la persona, coll’esempio, co’ suoi lumi si è fatto conoscere uomo di merito: fate che l’uomo più probo, l’uomo più benefico, l’uomo più illuminato sieno quei che dalla pubblica opinione vengano soli distinti, ed avrete piantata la scuola della virtù.
Pietro Verri

Le lodi degli Uomini illustri e preclari non meno si debbono reputare un tributo verso coloro, da’ quali venne l’uman genere decorato e beneficato, che un argomento di generosa emulazione istituito ad eccitare nei viventi per la ricordanza de’ trapassati quella virtù, che molto meglio per gli esempli si scuote, che per gl’insegnamenti. E se la virtù, qualunque ella sia, di qualunque età, di qualunque nazione, ha diritto di essere ammirata sempre, ed imitata; par nondimeno che ella prenda un maggior grado di forza e di energìa, quando più da vicino ne appartiene, sia per ereditaria ragion di famiglia, sia per pubblico titolo e comune di patria.
Agostino Paradisi il Giovane

Solea dire un valentuomo che, se stesse a lui, vorrebbe imporre per legge a ciascun erudito di comporre qualch’opera in vantaggio o gloria di quella città, che è stata sua madre, per pagarle almeno questo tributo di gratitudine. Diceva bene, parlava giusto.
Lodovico Antonio Muratori

[…] o piccole o grandi, le memorie patrie è dovere il conoscerle; perché nel passato è gran parte del nostro avvenire. E se tutte le città contassero uomini solleciti di tali cose, conterebbero, cred’io, più caldi e più benemeriti cittadini. E se potessersi, in un’opera ciò, raccogliere tutte le notizie che riguardano ciascuna città, ciascuna terra, ciascuna scienza; e si riducesse l’umano sapere a monografie da un lato, e dall’altro ad enciclopedie; eviterebbesi il difetto delle generalità troppo larghe e delle troppo servili minuzie.
La storia del Municipio dovrebbe insegnarsi per primo, ma in armonia, non in guerra, con la storia della nazione e di tutto il genere umano.

Nicolò Tommaseo

[...] le città vanno in rovina quando non sono in grado di discernere gli uomini che non valgono nulla da quelli valenti.
Diogene Laerzio

La virtù vuole che siamo giusti, e non lo è colui che considera con occhio uguale le generose azioni e le vili; che mostra rispetto a chi ha potere, e trascura il merito disarmato. Non è virtuoso chi non sa distinguere o ardisce distinguere le anime nobili dalle abjette […].
L’uomo dabbene, anche solo, cominci a onorare il merito, a non usare col vizio i riguardi medesimi che destina alla virtù, mostri la disapprovazione se non altro col silenzio, cessi l’uomo d’essere uno schiavo in somma; e se questo principio si dilata su varj de’ cittadini, ben tosto s’accorgeranno che essi sono gli arbitri della reputazione, che la cattiva reputazione essendo una pena, essi co’ loro voti riuniti possono castigare gli uomini nocivi. Da qui il sentimento delle proprie forze, l’argine al vizio, la spinta al bene.
Pietro Verri

I forti sono generati da forti e buoni.
Quinto Orazio Flacco

A egregie cose il forte animo accendono
L’urne de’ forti
[...].
Ugo Foscolo

[l]a concatenazione delle generazioni diede opportunità di condizioni, e mezzi di perpetuarle con monumenti, simboli e lettere; onde un uomo solo, per quanto glielo concedono le sue facoltà, può ricevere i sentimenti e i pensieri di molti secoli, riprodurli con l’originalità della propria tempra e con gli accidenti che caratterizzano il tempo in cui vive, e rimandarli alle genti dell’avvenire.
Ugo Foscolo

Certo, è naturale che, nei centri piccoli e sconosciuti, non fioriscano le attività connesse con gli alti guadagni e il prestigio; ma la virtù, come un robusto sempreverde, mette radici dappertutto, purché trovi una natura generosa e un animo capace di sopportare la sofferenza. Allo stesso modo, non è corretto attribuire la responsabilità di un comportamento dissoluto e poco razionale al fatto di essere nati in una piccola città: nel caso, gli unici colpevoli siamo noi.
Plutarco di Cheronea

Il rinfrescare nella mente degli uomini la memoria di coloro, che per opere di senno e di mano acquistarono nel mondo merito di eterna benivoglienza, è cosa tanto buona e pietosa che da chiunque non ama aver infamia di barbaro non può non essere grandemente stimata […]. Perché veramente ove non è amore e riverenza alle virtù dei trapassati, ivi non può essere generosità e gagliardia di azioni, e quando un popolo si mostra dimentico delle sue glorie e in tal modo dà vista di non curare nemen più le ricordanze, bisogna propriamente giudicarlo distemperato in ogni vizio, anzi dirò meglio, addormentito in un sonno di morte. Per la qual cosa quanti mai hanno gentilezza di animo e di pensiero ameranno sempre lodare chi mantien viva la gloria di una nazione, coll’imprendere a narrare gli uomini sommi di essa; e fra noi Italiani, nissuno, credo, sarà mai tanto disamorevole a questa nostra patria, che non voglia aver care le fatiche di coloro, che procurano di ricordare spesso ai presenti e mandare sempre più gloriati ai futuri gli eccellenti in qualsivoglia arte; e chiamandoci allo studio della loro vita confermarci nell’amore del vero e del buono.
Nicomede Bianchi

Nascendo, si contrae verso la patria un debito immenso, che non si può mai saldare.
Montesquieu

Buon cittadino, al segno
dove natura e i primi
casi ordinar, lo ingegno
guida così che lui la patria estimi
.
Giuseppe Parini

Nessuna cosa è più illustre che il beneficar la patria.
Salvator Rosa

È opportuno che tutti leggano la storia, specie quella del proprio Paese. Lo si deve alla memoria di coloro che hanno servito la propria patria, e facendo ciò si contribuisce a dare alle persone virtuose la ricompensa che è loro dovuta e che spesso le ha incoraggiate ad agire.
Il sentimento di ammirazione che suscitano in noi le loro gesta, al pari dell’orrore che proviamo nei confronti dei malvagi, è un modo per rendere giustizia a chi le ha compiute. Non è giusto concedere ai malvagi l’oblio dei loro nomi e dei loro misfatti. Non è giusto lasciare i grandi uomini nello stesso oblio che i malvagi sembrano aver desiderato
.
Montesquieu

Vignola è la città del contado di Modena che più delle altre ha contribuito alla gloria modenese.
Corrado Sipione